CHI SIAMO

L’Associazione famiglie Pavia con Chernobyl è nata nel dicembre 2007, presso la parrocchia di S. Maria di Caravaggio a partire da un gruppo di famiglie che avevano già sperimentato un’esperienza di solidarietà simile negli anni precedenti.

L’Associazione è legata al territorio pavese grazie alla presenza della parrocchia di S. Maria di Caravaggio di Pavia e di importanti collaborazioni con un’importante ente non profit come il Cral Ateneo Pavia.

 L’Associazione famiglie Pavia con Chernobyl vive di lavoro volontario ed è aperto a tutti i contributi individuali e collettivi.

 Contattaci per avere maggiori informazioni sulle nostre attività.

La nostra organizzazione

L’organizzazione è una ONLUS che ha per scopo di migliorare la qualità della vita di bambini provenienti dalle zone contaminate dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl del 1986, mediante l’accoglienza degli stessi in Italia, presso alcune famiglie, per periodi di vacanza prolungati, avendo riguardo per i soggetti con condizioni e situazioni pi disagiate.

L’Associazione si propone di sviluppare non solo azioni di accoglienza dei bambini provenienti da zone ancora altamente contaminate, ma si pone un obiettivo più ampio che è quello di preparare i contesti che accoglieranno ogni anno gruppi di bambini ad avere consapevolezza dell’esistenza del problema.
L’intento non è solo quello di sviluppare un programma di solidarietà e sussidiarietà, ma di creare un contesto accogliente culturalmente preparato e informato.
L’associazione si propone altresì lo scopo di promuovere la conoscenza della cultura e delle società dei paesi dell’est Europa, come veicolo per una vera integrazione dei popoli.

Ecco i nostri obiettivi!

Scambio, coesione e condivisione sono gli scopi per cui si tale Associazione è nata ed è stata pensata in un’ottica di rete con il territorio.
L’obiettivo principale è offrire ai bambini provenienti dalle zone colpite dalla nube radioattiva un periodo di soggiorno in luoghi non contaminati per ricevere un supporto affettivo da parte delle famiglie e di relazionarsi con coetanei, ragazzi ed adulti di un contesto protetto, nonchè poter
usufruire di adeguate visite mediche specialistiche, al fine di monitorare l’eventuale presenza di patologie.
Nello specifico gli intervento si articolano su più filoni:

    • culturale/formativo organizzazione di conferenze aperte alla cittadinanza, incontri di formazione per le famiglie coinvolte direttamente nell’accoglienza, preparazione di materiale divulgativo e presenza sulla stampa locale;
    • formazione di animatori e volontari per favorire la conoscenza di metodi al fine di stimolare la creazione di gruppi di lavoro e per consentire un’adeguata progettazione condivisa di attività ludico-ricreative dei laboratori; si prevede di organizzare attività laboratoriali di gruppo i cui prodotti verranno presentati alla comunità locale;
    • accoglienza organizzazione e gestione di tutti gli aspetti connessi al soggiorno dei bambini individuazione delle famiglie, organizzazione del periodo di permanenza e coinvolgimento delle istituzioni sanitarie (ospedale, CRI, ecc.), ludico-ricreative (oratori, associazioni, ecc.) e locali (amministrazioni provinciale, comunali, enti). L’ospitalità sarà quindi adeguatamente preparata non solo per quanto riguarda gli aspetti logistici e di individuazione di risorse economiche, ma con un’attenzione particolare alla dimensione dell’accoglienza di un minore.
    • continuità possibilità di mantenere contatti con le realtà da cui provengono i bambini ospitati attraverso azioni di raccordo, tramite sito web e invio di materiale scolastico e sanitario.